Vorrei iniziare questo post con una dedica. Non voglio fare nomi/nick/blog, onde evitare di dimenticare qualcuno, ma non sarà difficile riconoscersi o meno nelle parole che seguiranno, ricordando quella o quelle volte che ci è capitato di interagire attivamente e disquisire a proposito di creazioni e idee culinarie…
Se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo entrambi due idee (G.B. Shaw).
Questo aforisma mi è capitato di leggerlo poco tempo fa su una rivista di cucina. Mi ci sono rispecchiata, penso rappresenti moltissimo la mia idea di condivisione, confronto, crescita, miglioramento. Per questo ho deciso di farlo “mio”, usandolo qui e altrove per spiegare il senso del blog di cucina “secondo me”.
Al FoodiesinMi#1, organizzato insieme a Jasmine e Manuel, Sonia ha omaggiato tutti i presenti con una confezione di sardine sott’olio firmate Angelo Parodi in occasione di un contest Impiatta e Scatta, indetto dallo stesso Sig. Parodi in collaborazione con Sonia, che prevede per l’appunto l’utilizzo di uno dei suoi deliziosi prodotti.
Dico subito che in questo piatto avrei visto meglio il tonno, dolce nel sapore e un poco meno sapido ma pur sempre deciso nel gusto. In ogni caso la ricetta in sé si è rivelata una vera sorpresa. Non pensavo che il pesto mi sarebbe piaciuto così tanto, non avevo mai provato a farne uno diverso dal solito pinoli-e-basilico a parte il pesto di noci del Brasile e pinoli.
Volevo sbarazzarmi delle piante aromatiche che ho sul terrazzo tra cui maggiorana, melissa, timo ed erba cipollina. Il timo l’ho escluso e ho pensato di alleggerire il solito pesto di basilico con le altre piante aromatiche. Non solo. Ho sostituito i pinoli per rendere il pesto di un verde più brillante, omettendo persino il Parmigiano. Ma nulla vieta di aggiungerlo alla fine (ma non per questa ricetta!).
Il pesto, non salato, insieme alle sardine, molto salate (e squi si te), si sono rivelate un condimento eccezionale per la pasta, condita infine con un filo di olio extravergine di oliva al limone (fatto in casa) che esalta e arricchisce tutti i sapori.
Tagliatelle con pesto di melissa e maggiorana ai pistacchi e sardine di Angelo Parodi
Ingredienti per 2 persone
Per la pasta
140 g di tagliatelle
1 scatoletta Sardine olio oliva (120 grammi)
olio al limone*
Per il pesto
30 g di foglioline tra maggiorana, melissa, erba cipollina (in quantità decrescente) già lavate e asciugate
60 g di foglioline di basilico (già lavato e asciugato)
70 ml di olio extravergine di oliva delicato
1 o 2 spicchi d’aglio
1 pizzico di sale grosso
2 cucchiai abbondanti di pistacchi sgusciati (non salati)
(Non me ne vogliano i tradizionalisti…)
Frullare in un piccolo tritatutto le erbe aromatiche con l’aglio, il sale, i pistacchi e l’olio.
In una padella antiaderente mettere le sardine scolate e diliscate con due cucchiai (o meno) di pesto.
Cuocere in abbondante acqua non salata le tagliatelle. Con un forchettone toglierle al dente dall’acqua e trasferirle direttamente nella padella. Scaldare a fuoco vivo per qualche minuto e servire.
Questa pasta è buona calda, ma anche tiepida o fredda, se generosamente condita con olio affinché non si incolli.
*Per l’olio al limone
1/2 l di olio extravergine di oliva di qualità
2 limoni bio
Lavare i limoni, asciugarli benissimo e ricavarne la scorza facendo attenzione a prelevare solo la parte gialla.
Mettere la scorza dentro un vaso di vetro con coperchio a vite, versare l’olio e chiudere bene il vaso
Conservate al buio per 1 o 2 settimane, filtrare l’olio e travasarlo in una bottiglia.*
* può capitare che le produzioni casalinghe di olii, conserve eccetera, non sempre riescano: può capitare (a me è capitato l’anno scorso con un vasetto di peperoncini sott’olio) che qualche vasetto "frizzi" una volta aperto. Questo significa soltanto che la conservazione non è riuscita e che all’interno del vaso si sono verificate alcune reazioni che hanno permesso ad alcuni batteri di svilupparsi. In tal caso, buttate via tutto e non provateci nemmeno ad assaggiare.
Consigli
Il pesto si conserva in due modi. Il primo, quello più sicuro e che preferisco, è metterlo in piccoli vasettini di vetro (tipo quelli da “assaggio”) monodose e congelarlo. Altrimenti va messo in un vaso di vetro abbastanza largo (così da poter ripulire facilmente le pareti), livellarlo benissimo e coprirlo a filo con altro olio. Le pareti sopra al livello del pesto devono essere pulitissime, altrimenti formano muffe.
Commenti
L'idea di questo pesto è davvero originale, promosso a pieni voti, estivo e profumatissimo!Maggiorana, melissa ed erba cipollina, che bell'abbinamento!
Ammetto che molto spesso pure io uso il mixer per fare il pesto eh, i tradizionalisti potrebbero volerne pure a me :)
Anche l'olio al limone mi piace molto, perfetto per la pasta al pesce e per sgrassare il sapore dei piatti, gnam gnam mi sa che te lo copierò!
:)
Bravissima ed in bocca al lupo per il contest!
Baci baci
P:S: L'aforisma all'inizio è davvero caricao di significato, mi piace!
un bacione
Veniamo alla tua ricetta : mi piace l'idea del pesto tutto verde, ma di più in assoluto mi piace l'uso della melissa, con quel suo vago sapore di limone deve rendere tutto ancora più fresco, e fa da "ponte" per l'olio al limone. Non credo nessun tradizionalista si offenda : non è un pesto alla genovese, ma è comunque un "signor" pesto !!!! Manu
Buona serata :)
smack bacioniii!
Baci
Mi piace l'idea del pesto con la melissa, deve essere ottimo!!
Complimentii!! :)
L'idea di questo pesto è davvero originale, alquanto estiva...
Sì, il blog è indubbiamente fonte di scambio e condivisione. Ed è bello che sia così...
A presto!
Questo primo è veramente particolare e originale...le sardine Parodi sono favolose, le conosco, ma il pesto alla melissa mi mancava ;)
Il detto del saggio Shaw ben rappresenta la tua peculiarità nel mettere in relazione le persone come fai con gli ingredienti.
Sai bene che ammiro quel che fai e come lo fai e son contenta di venire a sbirciare le tue sensazioni gustative (perchè paralre di "piatti" è riduttivo).
E quell'olio al limone? Che chicca... insieme all'aroma della melissa e tutto il resto credo tu sia riuscita a rendere delicata un sardina, pescetto che per antonomasia porta con sè estrema sapidità.
simona
Approvo anche pienamente l'aforisma citato, direi quasi fondamentale...
Senti, io mi stanco di ripetere sempre che sei brava di qua e brava di la' infatti sai cosa... non te lo dico piu'! :)) hihihi..
Ti auguro davvero un buon w.e. sperando che tu stia bene e che tutto vada bene... Un abbraccio
Un bacione
PS io mi ci ritrovo alla grande nella citazione!!
buona settimana!
ps: secondo me con la Melissa hai cercato di farti un pesto sommifero.... che e' proprio una buona idea :)