Semplice ma al tempo stesso goloso, questo dolce di origine siciliana, precisamente di Messina, viene preparato nel periodo natalizio. No, non ho perso i conti del tempo, so bene che Natale non è vicino. Ma è così semplice e buono che mi sembra sprecato riservarlo a un solo periodo dell’anno.. no?
Riso cotto nel latte aromatizzato con cannella e vaniglia, arricchito con zucchero di canna o bianco, cioccolato fondente o cacao e cosparso con cannella in polvere e l’immancabile granella di pistacchi (o mandorle).
Riso Nero
Ingredienti per 4-6 persone
100 g di riso Carnaroli
1 dl di latte
Sale
1 stecca di cannella
1 stecca di vaniglia
60 g di cioccolato fondente
150 g di zucchero
1 cucchiaino colmo di burro
50 gr di granella di pistacchi
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
10 g di amido di mais (maizena)
cannella in polvere
Pestare la granella di pistacchi in un mortaio o frullarla in un piccolo mixer, fino a che diventano oleosi.
In una pentola versare il riso, il latte, un pizzico di sale, la cannella e la vaniglia aperta a metà per il lungo. Cuocere a fuoco medio e appena raggiunto il bollore abbassare la fiamma e mescolare spesso facendo attenzione che il latte non fuoriesca dalla pentola.
Cuocere il riso al dente e una volta pronto toglierlo dal fuoco.
Eliminare la vaniglia e la cannella. Aggiungere il cioccolato spezzettato, lo zucchero, il burro, 30 g di pistacchi, il cacao setacciato e mescolare amalgamando bene il tutto fino ad ottenere una crema liscia.
Sciogliere l'amido in una tazzina di acqua fredda, versarla nella crema e mescolare.
Rimettere sul fuoco la pentola e non appena il latte raggiunge il bollore abbassare la fiamma e continuare a mescolare energicamente fino a che si addensa.
Con un mestolo suddividere equamente il riso nero in 4 coppe da dessert (ma anche 6 più piccole).
Una volta intiepidito, spolverizzare con cannella, guarnire con i pistacchi rimasti e riporre in frigorifero a raffreddare per almeno 3 ore e fino al momento di servire.
Non me ne vogliano i siciliani doc, questo dolce non vuole essere la ricetta originale, ma una mia rivisitazione. Saranno ben accetti, anzi sono espressamente richiesti ;), suggerimenti e opinioni da parte di coloro che conoscono la ricetta originale.
Commenti
Ciao
Stefania
Non conosco la versione originale, ma la tua rivisitazione è totalmente nelle mie corde...
Che bello vederti postare di nuovo più assiduamente!
Buon pomeriggio cara.
bacione
Non avrei mai immaginato che in Sicilia ci fossero dolci del genere! Ero rimasta alla cassata, i canoli e alla classica brioche con granita!
complimenti!
Baci
Anna Luisa
La mia conoscenza arriva alla cuccia che si mangia a Santa Lucia a Palermo, insieme alle arancine, che un po' gli assomiglia, però è a base di grano
Ma questo è parecchio di piu'!
Si è capito che mi è piaciuta la tua rivisitazione??
Delizioso se poi dentro c'è il riso sicuramente mi conquista di più!
Grazie per la condivisione!
Non sono molto amante delle creme dolci con il riso...ma questa mi incuriosisce davvero!
La provero' al piu' presto.
Un sorriso con la granella sopra,
D.
un bacione
Un bacione
Dora
se qualuno lo prova, mi faccia sapere.
Un consiglio: se lo si lascia un giorno intero in frigorifero, oppure lo si prepara la mattina per la sera, è ancora più buono perché si compatta e i chicchi di riso si fondono bene con l'amalgama di cioccolato..
@Lydia come ti avevo già scritto la Cuccia la conosco, ma io l'ho scritta e fatta nella versione con la ricotta.
un'altra cosa: questo dolce è antichissimo tra l'altro, fa parte proprio della tradizione siciliana, come ho detto in special modo di Messina, e sostituiva addirittura i pandori e panettoni industriali.
Amo moltissimo questo tipo di cucina, o almeno, mi piacciono sicuramente le cosine più particolari dove posso imparare nuove tecniche ed allargare le mie conoscenze, ma amo immensamente i piatti semplici, quelli che faresti tutti i giorni e che vorresti mangiare ogni due per tre :-)
Per il momento non posso mangiare cioccolao, ma appena ho via libera, lo proverò sicuramente...e la granella di pistacchi e mandorle certo che la metto...una montagnetta, altrochè! :-D
Bacioni
Ago
P.S.:ma Nero, non è Nìru?
Buon WE Manu, un abbraccio:)
Pat
Il trito di pistacchi invita all'assaggio!
Buon week end
Al contrario, mi piace la tua versione con il cioccolato :)
:)
AHAHAHAHAHAHAHAHAAHAH ;-))
la ricetta originale è più semplice, schietta e, forse, meno elegante, senza burro, amido, con molto meno zucchero e con l'aggiunta di mandorle e nocciole. a tua disposizione qualora volessi conoscerla, ma nel frattempo ti invidio questa coppa..!
e.
@Paolo attenzione .. ora lo conosci :D
@E. Cara E., anzitutto grazie per avermi lasciato il tuo commento, mi fa molto piacere. Sì sì ero a conoscenza di come fosse l'originale, infatti si parte sempre dalle basi per fare qualche modifica, vero? :)
Non che fosse meno elegante, solo fa parte della tradizione e come sappiamo i dolci antichi, tradizionali, erano dolci poveri, si facevo con quel che si riusciva a racimolare diciamo così :) io adoro sapere le ricette della tradizione, trovo sia importante conoscerle. Secondo gli abitanti di ogni regione, amanti della cucina, dovrebbero diffondere le ricette tipiche della loro zona. Solo così si avrebbe la certezza e la possibilità di avere ricette originali. Prché in rete spesso si trovano miriadi di varianti e uno non capisce mai quale scegliere!
:)
in quella originale c'erano le mandorle, verissimo, ed è proprio semplice semplice.. riso cotto, poi mescolato con cioccolato spezzettato e mandorle, niente di più semplice... e buono! Chi ha detto che le cose buone sono quelle più elaborate? :)
@Italians Do Eat Better grazie :)
@Cucina italiana, grazie dell'info!
nella ricetta del riso nero che si usava (ormai è d'obbligo usare il passato) nella mia famiglia erano compresi altri ingredienti, come la buccia caramellata di arancia e mandarino (realizzata facendo cuocere per tanto, tanto tempo i frutti ancora interi nello zucchero, e poi conservando gli spicchi cotti per guarnire torte o per la colazione), l'olio di mandorle (ottenuto con le mandorle appena appena tostate e poi pestate nel mortaio) ed il caffé amaro, necessario per smorzare il sapore dolce del cioccolato e della buccia "zuccarata". era una meraviglia.
e.
grazie infinite..
E io me la segno e la rifaccio di sicuro, appena smaltisco un po di ciccetta accumulata!
nasinasi