Una serata molto interessante quella di oggi, alla presentazione della Guida di Identità Golose 2010, come avevo previsto.
Ci sono state le premiazioni de "Le Giovani Stelle 2010". Undici giovani stelle che hanno fatto della propria cucina una cucina d'autore. Premiazioni sì, niente voti. "Niente voti, ma tanti premi". E poiché Paolo Marchi non dà i voti ma segnala soltanto la tendenza del ristorante (verso la tradizione o verso l'innovazione, per esempio, oltre a fornire menu, nomi, indirizzi ecc.) questa è l'unica classifica che si riporta (prelevata da La Stampa.it):
Le Giovani Stelle 2010
IL MIGLIOR CHEF premio EBLEX
ENRICO CRIPPA
Piazza Duomo - Alba (Cn)
LA MIGLIORE CHEF premio ACQUA PANNA-S.PELLEGRINO
ISIDE DE CESARE
La Parolina - Acquapendente (Vt)
IL MIGLIOR CHEF STRANIERO premio BISOL
JOSEAN MARTINEZ ALIJA
Guggenheim - Bilbao (Spagna)
IL MIGLIOR SOUS-CHEF premio LE MARCHESINE
FABIO PISANI e ALESSANDRO NEGRINI
Il Luogo di Aimo e Nadia – Milano
BIRRA IN CUCINA premio BIRRA MORETTI
ILARIO VINCIGUERRA
Antica Trattoria Monte Costone – Galliate Lombardo (Va)
IL MIGLIOR CHEF PASTICCIERE premio CANTINE PELLEGRINO
FRANCO ALIBERTI
Vite – Coriano (Rn)
IL MIGLIOR MAÎTRE premio CAVIT
BENEDETTA DE PRA’
Dolada - Pieve d’Alpago (Bl)
IL MIGLIOR SOMMELIER premio PIERA MARTELLOZZO
DANIELE MONTANO
Il Pagliaccio – Roma
IL MIGLIOR ARTIGIANO premio GRANA PADANO
PIETRO ZITO
Antichi Sapori- Montegrosso di Andria (Ba)
IL MIGLIOR GIORNALISTA premio APICIUS
FEDE &TINTO
Decanter Radio Due
SORPRESA DELL’ANNO premio FATTORI
PETER BRUNEL
Chiesa – Trento
Prima, durante e dopo le premiazioni, si è ampiamente parlato della Guida, ideata e curata da Paolo Marchi, alla quale era propriamente dedicato l'incontro di questa sera. Principalmente si è poi parlato della guida Identità Golose 2010 e mi è sembrata molto molto interessante in quanto strutturata in maniera ricca e coinvolgente, originale e del tutto moderna: una guida di ristoranti che si propone non solo di riportare nome-indirizzo-città-etc-come se fosse l'anagrafe del ristorante. Va oltre: questa guida entra in diretto contatto con il ristorante passando per la via principale (e quella più importante): interagendo con lo Chef in persona, "indagando" su una piccola parte della sua storia, quella che, presumibilmente, ha fatto quella cucina, quel modo di cucinare e di presentare i piatti, il cibo. Sapere di lui fa comprendere qualcosa di più sulla sua persona, quindi della sua cucina, dei come e dei perché. Durante la presentazione Roberto Perrone ha detto una cosa su cui mi sono trovata molto d'accordo, non conoscere lo chef del ristorante in cui si va a mangiare, è come perdersi qualcosa; uscire da lì senza aver fatto la sua conoscenza dà quasi un senso di incompletezza. Vero, verissimo. Come un bellissimo puzzle a cui manca quel piccolo, piccolissimo pezzetto... ma che è il pezzo centrale.
Io "cliente", per sentirmi soddisfatto sotto tutti gli aspetti, dovrei entrare in una stretta morsa dialogica direttamente con l'autore. Anche se, è anche vero, che non sempre a tutti è possibile...
Tornando alla guida.. Una guida che non è la solita guida, fa un grosso passo in più non trascurabile, distinguendosi da qualunque altra, superando persino se stessa: migliorandosi rispetto alla precedente edizione. Perché questa guida non offre solo una ricca e perfetta identikit del ristorante, ma rende il tutto molto più umano, così come è giusto che sia.
Commenti
Ora mi rileggo in che giorni è l'evento, dovrei bruciare le lezioni per venire ma se c'è Pierre Hermé...!!!!
(ros)marina
E' così in là che al momento sono sicura che ci sarò XD
(ros)marina
Buonissima giornata :)
Ho comrpato qualche guida ogni tanto, ma poi alla fine le ho sempre usate poco.
Questa adesso mi incuriosisce molto...
un bacione
non ti stai un attimo ferma!!
mannaggiattè mannaggia!