* La lecitina di soia...
"L’utilizzo della lecitina di soia ha avuto la duplice valenza di “alleggerimento” nutrizionale del piatto. La lecitina è ricca di fosfolipidi polinsaturi; il motivo della sua diffusione è da ricercarsi nelle sue proprietà salutari: favorisce l’eliminazione dei grassi e del colesterolo nel sangue, prevenendo l’aterosclerosi. Pur avendo un cospicuo apporto calorico, bisogna ricordare che la lecitina essendo un emulsionante si combina con la particelle di grassi presenti nel nostro organismo favorendone la loro eliminazione.” Bressanini.
In altri termini la lecitina è “un grasso che sgrassa”.
La lecitina permette di ottenere texture (consistenze) nuove e di creare piatti buoni e al contempo salutari. Il suo gusto è abbastanza neutro, quindi permette un utilizzo e un’applicazione molto ampia, infatti è difficilissimo in natura trovare altre sostanze emulsionanti dal gusto così delicato.
La lecitina risolve il problema di base di tutte le salse: ottenere un'emulsione perfetta. Infatti essa riesce ad unire acqua e grassi, che di solito non ne vogliono sapere di stare insieme (ad esempio è il tuorlo d’uovo che consente l’emulsione di olio e limone utilizzati per la maionese. E indovinate un po’? Per ogni 100g di tuorlo, abbiamo un contenuto di lecitina di circa 350 mg). Di solito sono le uova ad essere responsabili delle varie emulsioni, ma la lecitina è un emulsionante molto più valido e del tutto naturale e più leggero da digerire di quelli tradizionali.
Le proprietà emulsionanti, in generale, sono date dalla presenza di fosfolipidi, di cui la lecitina ne è ricchissima. I fosfolipidi sono molecole chimicamente formate da una testa e due code. Una parte solubile in acqua (la testa, che è polare idrofila) e una parte non solubile in acqua (le code, dette idrofobe o idrofobiche); le due code sono niente meno che due catene di acidi grassi: uno saturo, l’altro insaturo.
La struttura degli acidi grassi saturi fa sì che le molecole di questi acidi grassi siano rigide e dritte, il che permette loro di compattarsi in maniera molto fitta: ciò vuol dire che il tipo di legame che formeranno daranno luogo ad un solido (o semisolido): un esempio di acido grasso saturo è il burro. Negli acidi grassi insaturi invece, la struttura è diversa e questa impedisce alle molecole di compattarsi; un esempio di acido grasso insaturo è l’olio.
Molecole così formate (i fosfolipidi) sono chiamate "anfifiliche", ossia "che amano entrambi", perché formate appunto da una parte che “ama” l’acqua e una che non ama l’acqua ma ama i grassi. Grazie dunque a questa struttura chimica, la lecitina (che, ripeto, ne è ricca) permette di legare un liquido acquoso con un grasso, altrimenti immiscibili tra loro.
Dal punto di vista nutrizionale se si utilizza la lecitina al posto delle uova come emulsionante, il vantaggio (tra i tanti) è quello di apportare alla pietanza una quantità di colesterolo molto molto inferiore (immaginate la pasta all’uovo… anche nella preparazione della pasta (e degli gnocchi) si può sostituire l’uovo e fare l’impasto con la lecitina...). E' vero che la lecitina ha un alto valore energetico (circa 700 kcal per ogni 100 g), ma è anche vero che ne basta veramente poca per una preparazione (qualche grammo). E vi ricordo che in ogni caso aiuta, paradossalmente, ad eliminare i grassi: essendo un’emulsionante si combina con la particelle di grassi presenti nel nostro organismo e ne favorisce l’eliminazione. Per questo motivo si dice sia un “un grasso che sgrassa”.
Insomma, la lecitina di soia ha tante proprietà e se usata opportunamente offre diversi benefici nutrizionali: è un ottimo regolatore del colesterolo (l’uovo, al contrario, ne apporta parecchio) e per questo motivo è tra i complementi alimentari più comunemente prescritti dai medici quando non sono sufficienti le misure dietetiche e comportamentali (aumento dell'attività fisica). Inoltre, come ormai avrete capito, è un potentissimo emulsionante. Forse è il più potente emulsionante che esiste in natura: ha il potere di tenere insieme l'acqua ed i grassi! Normalmente non è possibile tenere insieme queste due sostanze. Ma con la lecitina ci si riesce. Ecco perché in gergo la lecitina, nel settore alimentare, viene chiamata l'addensante per eccellenza.
La lecitina oltre ad essere un emulsionante, funziona anche da stabilizzante: riesce infatti anche a stabilizzare un po’ le bolle d’aria inglobate in un liquido e a produrre schiume (le cosiddette 'arie'). Infatti è “spesso utilizzata in vari ristoranti per creare particolari effetti di consistenza, creando “arie” o schiume leggere. È venuta alla ribalta del grande pubblico recentemente quando una serie di pessimi servizi televisivi, censurabili dal punto di vista scientifico, l’hanno presa ad esempio di “additivo chimico” usato nella cosiddetta “cucina molecolare”. Bressanini. E ancora: “È un additivo alimentare? Certamente. E322. È di origine naturale? Certamente. È un emulsionante, per via delle sue proprietà che vi raccontavo prima di permettere la miscelazione di acqua e grassi. È un additivo chimico? La risposta, banale, è sì! Perché tutto è chimico. Tuttavia questa risposta non è convincente per alcune persone perché va contro alcuni loro pregiudizi radicati, non rendendosi conto che sono per l’appunto pregiudizi. Diamo allora la risposta legale: non esistono gli additivi “chimici”. Esistono gli additivi e basta. Per la legge sono delle sostanze chimiche che – di origine naturale o meno non ha alcuna importanza – non sono utilizzate da sole nell’alimentazione ma vengono aggiunte ad un alimento per svolgere una determinata funzione. Nel caso della lecitina, emulsionare. In altri casi conservare, colorare, acidificare e così via.”
Nel caso del mio gelato, l’ho utilizzata per molte diverse ragioni, ma non in primis quella di ‘legare gli ingredienti”, perché non credo ce ne fosse bisogno per il gelato. Ho pensato di usare la lecitina poiché certa che avrebbe conferito maggior compattezza al prodotto finito e questo, secondo il mio pensiero, avrebbe evitato (almeno in buona parte) l’agghiacciarsi del composto, come spesso accade con i sorbetti o per quei composti che hanno molta acqua e poca materia grassa. Non solo. Volevo una maggior leggerezza del gelato, nel senso di “minor pesantezza sullo stomaco” (considerato che i gelati non sono poi così leggeri… uova, panna, zucchero e chissà che altro…).
... nel risultato finale, si è rivelato tutto positivo e molto soddisfacente.
- L’uovo negli alimenti... (ovvero perché sceglierlo e, poi, perché sostituirlo) è fonte di nutrienti;
- è coagulante. A seguito del calore l’uovo liquido passa allo stato solido o semisolido fungendo da legante tra gli ingredienti;
- è emulsionante. Grazie alla presenza del tuorlo di fosfolipidi come la lecitina e di alcune lipoproteine è in grado di stabilizzare la sospensione di un liquido in un altro.
- è montante o aerante. Le uova, soprattutto gli albumi, sottoposte ad agitazione meccanica, sono in grado di incorporare aria generando schiuma.
In poche parole: tutto questo lo si può avere dalla lecitina, un ingrediente naturale e molto più leggero.
L’agar – agar... Ho a lungo parlato della lecitina ma in realtà l’ingrediente che fa la forza, nel gelato che vi propongo, è l’agar. Non mi dilungo più di tanto perché se la lecitina è sconosciuta ai più (non “per nome” ma per “modo d’uso”), l’agar invece è di uso più comune.
Riporto ciò che ho scritto in risposta ad un certo “chef”, il cui nome non è stato rivelato, nei commenti al post di Fiordilatte; penso che quanto riporterò sull’agar possa bastare, ma ripeto: l’agar è l’ingrediente fondamentale di questo gelato.
Il suddetto Anonimo Chef criticava l’uso di agar di Fiordilatte nel suo gelato al caffè e scrive: Certo che sostituire un uovo ad 8 grammi di agar agar per renderlo meno pesante è una cosa che mi ha fatto ridere non poco. L'agar è sì ricavato da una pianta e più precisamente da una radice, ma è un estratto creato in laboratorio e come tutti gli estratti in dosi massive è cancerogeno, tossico e via discorrendo. Sono uno chef professionista e ti assicuro che ho avuto modo di provare e sentire delucidazioni in merito a questi prodotti.. Siamo in Italia, la culla della gastronomia mondiale.. Dobbiamo essere fieri di metter quell'ovetto in più.. Come faceva la nonna.. La risposta:
Dici che l'agar è creato in laboratorio come tutti gli estratti di... ecc ecc ecc... per tua informazione, l'agar agar è una - tu dici pianta, ma io preferisco chiamarla comunemente - alga, peraltro ricca di principi emollienti e di sostanze mucillaginose. Detto questo, l'agar così come tutte le altre sostanze "incriminate" sono, per la maggior parte, addensanti di origine vegetale, ai quali si aggiunge solo qualche prodotto di sintesi, come la metilcellulosa. Sostanze come l'agar agar, così come tante altre, l'industria alimentare le usa da ANNI e sono talmente "cancerogene, tossiche e via discorrendo" che oggigiorno si trovano persino in farmacia e anche a costi contenuti. Se è come dici tu, allora siamo proprio fritti. Vogliono ucciderci!
Non stiamo parlando di cose aliene, no. Ma di "ingredienti" che consentono di rinnovare la cucina in modo semplice ma esteticamente bello e anche nutrizionalmente vantaggioso, non per forza "dannoso". Il vantaggio di questi ingredienti è di ottenere risultati interessanti, come il gelato caldo (con la metilcellulosa) o come gli aspic, i budini caldi, ecc. ecc. In realtà la distinzione tra chimico e non chimico non esiste. Fieri o no di mettere quell'ovetto in più, ci sono altre valide alternative e questa è una constatazione di fatto.
Ricetta finale
Gelato all’amaretto
Ingredienti
390g di latte intero
160 gr di yogurt intero miscelato ad un cucchiaino di cacao amaro;
40 gr di glucosio + circa 15/20 gocce di dolcificante Tic
160 g di amaretti
succo di 1/2 limone
2 cucchiai di liquore all'amaretto (= circa 10gr) facoltativo
1 baccello di vaniglia
5 gr di agar in polvere
1 cucchiaino di lecitina di soia
Cuocete a fuoco basso in una casseruola di acciaio il glucosio con il tic, il succo di limone filtrato, 1 cucchiaio d'acqua e la vaniglia, con i semini di vaniglia estratti con un coltellino dal mezzo del baccello e il baccello stesso; continuate a mescolare fino ad ottenere quasi uno sciroppo (fermatevi un po' prima che sia decisamente denso poiché raffreddandosi si addensa ancora di più). Eliminate la vaniglia. Lasciate da parte la casseruola.
In un'altra casseruola mettete il latte e aggiungete l'agar in polvere. Mescolate per dissolverlo bene. Portare il latte ad ebollizione e lasciarlo bollire per circa 5 minuti (o poco meno) fino a che l'agar risulti completamente sciolto. Mescolare frequentemente.
Probabilmente durante l'ebollizione tenderà a formarsi della schiuma e ad aumentare di volume; è normale, è l'effetto dell'agar. In caso, abbassate un po' la fiamma.
Filtrate il latte mentre lo versate nella casseruola con lo sciroppo. Mescolate bene fino a che è tutto amalgamato.
Passate gli amaretti al mixer e riduceteli in polvere. Versateli in una ciotola medio alta. Aggiungete agli amaretti il liquore, la lecitina e lo yogurt. Ora munitevi di minipimer.
Unite al composto di amaretti il latte iniziando a frullare; versate lentamente il latte, sempre continuando a frullare.
Mettere il composto preparato in un contenitore (di latta oppure potete utilizzare un contenitore oramai vuoto di un normale gelato in vaschetta del supermercato) e copritelo.
Lasciatelo a temperatura ambiente. Dopo 15min. si sarà già solidificato a mo' di budino. Col minipimer pestatelo un po' e incominciate a rifrullarlo tutto per BENE. Non ci devono essere grumi. Frullatelo benissimo. Mettete in freezer e rifate l’operazione per 2-3 volte ogni 15 minuti, riponendo in freezer ogni volta.
Tiratelo fuori o trasferitelo in frigo 10 minuti -o anche meno- prima di servire.
La consistenza? Paola (profumodibiscotti) mi chiedeva di essere sincera riguardo alla cremosità effettiva di un gelato siffatto… Vi lascio con il mio giudizio e con i soliti due/tre consigli di chiusura :)
”Manuela, posso chiederti un parere sincero sincero? Quanto a cremosità come lo definiresti?”
”Sinceramente? Meglio del gelato normale! E' quasi… ‘pastoso’ ma di un pastoso piacevole, che ti riempie la bocca, che soddisfa, appaga, piace. Appena tirato fuori dal freezer è abbastanza duro come tutti i gelati: bisogna lasciarlo a temperatura ambiente per poco: inizia a diventare soffice a partire dai lati, ai bordi della vaschetta - o contenitore in cui è. Dopodiché si serve così, quando poco poco si comincia a notare il suo ammorbidirsi, lo noterai, nel suo divenire deliziosamente cremoso, si farà desiderare solo a guardarlo. Soprattutto ha un vero e proprio gusto in quanto fatto da ingredienti essenziali… sani e naturali.
Consigli - Vi consiglierei di usare il latte anziché la panna per gustare un sapore di gelato all’amaretto dal sapore meno “grasso”.
- il giorno dopo ovviamente il gelato si sarà indurito come ogni altro gelato. Ma… NON si ghiaccerà!
#Ho usato solo il 30% del glucosio sul totale di zucchero perché ritengo sia un adeguato quantitativo, il minimo indispensabile (considerando che ci sono anche amaretti e vaniglia ad conferire dolcezza).
Commenti
complimenti!!
Ci ho messo una vita a leggere (attentamente!) questo post... Caspita! Ti ho ufficialmente eletta la "mia enciclopedia virtuale"! Ti piace? ;)
La cucina molecolare mi incuriosisce molto (come tutti gli argomenti di cui ho una conoscenza scarsa), e personalmente credo che meriti un buon approfondimento prima di scartarla a priori per motivi infondati.
Il gelato all'amaretto manca nella mia lista dei provati, per cui lo metto in ponte per questo autunno...
Ti auguro una buona serata!
E' da un po' che per varie cause ho rapporti particolari con alcuni alimenti; al di là dei motivi per i quali essi andrebbero usati o meno, non riesco più a mangiare gelati che contengono le uova e devo rinunciare a quelli che contengono la lecitina di soia perché ne sono allergica. Prima che questo avvenisse però, le sue proprietà emulsionanti mi avevano incuriosito non poco ma non ho fatto in tempo a "testarle". Beh, però c'è sempre l'agar agar, no?
Questo post ha confermato l'ottima anticipazione che ci avevi offerto in precedenza con la foto di questo gustoso gelato. Sei davvero molto brava!
Comunque grazie FiOrdivaniglia, per il tuo tempo, la tua curiosità, la tua precisione. Non si finisce mai di imparare
Mi dispiace non averci pensato io.
La lecitina e il tic ce li ho, mi manca l'agar agar in polvere, sai mica dove reperirlo?
Questo post sarà utilissimo per chi vuole iniziare a fare il gelato con l'agar!
La cremosità di questo gelato è ineccepibile e dimostra la validità di tecnica e ricetta da te messe a punto.
La tua sperimentazione è molto interessante: ho acquistato l'agar agar ma non l'ho ancora utilizzato e così faccio tesoro delle tue indicazioni preziose :))
Un bacio grande!
Ho letto con molto interesse il tuo post. Ho scoperto molte cose in più sulla lecitina e ne sono rimasta affascinata!
In più tutte le tappe per "costruire" la ricetta di questo gelato sono davvero utili non solo spiegano il procedimento ma anche la funzione di ogni singolo ingrediente... Ti ripeto davvero utile.
Certo l'anomino chef che parlava di agar agar... Ma da dove viene! Non sa neppure che è un alga e lo critica! BA! Che stranezze.
Il tuo gelato è da provare davvero mia cara... Si tratta di reperire gli ingredienti ma dove la trovi la lecitina?
#A tutti quelli "del dolcificante": ovvio che potete usare lo zucchero anziché questo. Io lo uso spesso perché non voglio privarmi di alcune dolcezze anche di sera, dopo cena magari, quando un picco di zuccheri, non dovendo fare più movimento a quell'ora, non è certo una cosa che mi fa stare in pace con me stessa.
Mi fa piacere sia stato tutto apprezzato e che non vi abbia annoiato. Capisco che la chimica non è amata da molti (e alcune terminologie possono risultare spesso ostiche a capirsi), ma ho cercato di rendere il tutto il più "digeribile" possibile.
Non è solo la ricetta in sé che mi piace potervi proporre: quello che trovo sia molto bello è il fatto di dare più informazioni e spiegazioni possibili soprattutto del perché fare una cosa, perché usare un ingrediente piuttosto che un altro e che funzione ha in una determinata ricetta, come agisce con gli altri ingredienti e come può altrimenti essere usato e/o sostituito.. e via dicendo.. In questo modo chiunque legge può far tesoro delle informazioni riuscendo a costruirsi una ricetta/creazione da sé, propria. Solitamente non si spende tempo nelle spiegazioni (e tutto sommato lo capisco perché non si ha tempo materiale per farlo oggigiorno; questo spiega perché passa diverso tempo prima che riesca a postare qualcosa) ma io lo ritengo necessario per la mia 'filosofia', perché voglio che chi legge sia consapevole di quello che fa e del perché lo fa. Cosicché, conoscendo la funzione degli ingredienti, possa una persona ingegnarsi da sola in futuro senza dover rifare una ricetta meccanicamente e precisa spiccicata a quella letta, magari per la paura di sbagliare le dosi se per caso volesse usare altri ingredienti o provare altri gusti. Una persona deve essere consapevole di quello che fa, tutto qui, perché solo Sapendo e Conoscendo può divertirsi e sbizzarrirsi in cucina. Certo, la fantasia è la creatività sono la condizione necessaria e imprescindibile per poter reinventare, ma qui penso che a nessuno manchi!
Da parte mia, spero tanto di riuscire a trasmettervi almeno parte di tutto questo :)
Mi hai incantata con questo post, davvero super interessante!
Me lo papperei subito questo gelato!
bacione
io quando faccio il gelato non la metto.
però viene super calorico.
mi sa che provo ad usarla...anche se secondo me la consistenza diventa un po diversa...
Una sola precisazione:
Siamo d'accordo che tutto è chimico, giacchè nulla si sottrae alle leggi della chimica per l'appunto. Vale la pena, a mio avviso, fare la distinzione tra additivi "naturali" e "sintetici" essendo i primi di derivazione naturale, ovvero reperibili in natura mentre i secondi opportunamente costruiti (come avviene spesso per gli aromi).
e lo riporto testualmente..
SI parlava di prodotti di sintesi e così hos critto..
"Non vorrei sollevare un polverone per chi è, di fatto, "contro" la cucina - impropriamente detta - molecolare (perché in realtà "non esiste" alcuna cucina "molecolare"..) e che principalmente la disprezzano a priori solo perché pensano sia tutto un ammasso di additivi chimici e prodotti di 'sintesi'. ...voglio dire... Tutto è chimico! Ogni cosa è costituita da molecole. Solo che lo scorretto uso da parte di marketing e media del termine 'naturale' contrapposto a 'chimico', ha condotto a questa ambiguità, a questo equivoco. Ora infatti parlare di 'additivi chimici' presuppone l'esistenza, sbagliata, di additivi 'non chimici'. Ma in realtà la distinzione tra cosa è naturale e cosa no, è solo di tipo culturale. I chimici parlano spesso di "sostanze naturali" non in contrapposizione a "sostanze chimiche", ma solo per indicare una molecola hce è già stata sintetizzata da qualche parte in natura. Ma questo NON vuol dire che la stessa molecola non possa essere sintetizzata in un laboratorio di analisi. La vitamica C ad esempio, che si acquista in pasticche in farmacia o erboristeria, è un prodotto di sintesi, non viene mica ricavata direttamente dalla papaya o, in generale, dagli agrumi.. come potrebbero far pensare le confezioni!
Con ciò volevo soltanto dire che i prodotti di sintesi-da-laboratorio non hanno nulla di diverso da quelli prodotti in natura. Infatti il bello della chimica è proprio questo, che la vitamina C di sintesi (per es.) è la stessa identica molecola che troviamo nella papaya da mangiare piuttosto che nelle arance e così via. Ecco... nient'altro.
.. mi infastidiscono abbastanza le persone (vedi il "caso Striscia") che parlano senza essere informati e parlan solo per fare notizia, 'sensazionalismo'."
Rispondo qui perchè è più pertinente all'argomento del post.
Siamo d'accordo su tutto.
Si tratta solo di far chiarezza sulle parole e i loro significati, perchè in effetti nella demonizzazione portata avanti da Striscia si è sommessamente fatta passare un equivalenza del tipo: chimico=non naturale=nocivo.
Quello che scrivi circa gli additivi (come le vitamine) è vero. Se restringiamo il campo agli aromi, dovremmo ulteriormente distinguere tra aromi "sintetici" e aromi "natural-identici". Quest'ultimi sono sempre artificiali ma perfettamente identici alle molecole disponibili in natura, mentre i primi sono simili o producono un effetto simile alle molecole disponibili in natura (es. il gusto di fragola di alcune bevande).
Per curiosità, ti segnalo un post scritto qualche tempo fa sul tema:
http://micheblog.wordpress.com/2009/05/04/de-coquina-molecularis/
Infine ti ringrazio. Credo che questi scambi di idee e opinioni siano la vera informazione.
Un saluto
Michelangelo (e non Michele!! :-) )
Ho letto tutto ma da lo rileggo quanto prima.
Bravissima e grazie.
Alberto
Una domanda a proposito del gelato: vista la presenza dell'agar-agar, posso versare il composto nella gelatiera (ho il modello la cui base si mette in freezer a congelare) o il contatto con la superficie fredda lo fa addensare, creando poi dei grumi?
Grazie e a presto!
Mik
E' terribile di quanto siano capaci i media, la comunicazione dei media è una comunicazione "inquinante": mette l'ascoltatore nelle condizioni di assorbire immagini negative portate spesso con parole del tutto inadeguate (e senza solide basi che, per questo sono facilmente confutabili!). Non aiutano certo alla 'buona comunicazione' le modalità assurde che la maggior parte della tv trasmette! La cosa più chiara a "Noi" che riusciamo a vedere questi "dietro le quinte" della tv - e anche la cosa più brutta secondo me - è la logica con cui questa si fa spazio nella mente dell'ascoltatore: la logica prevalente è infatti rappresentata dalla falsa idea che il messaggio è corretto nel momento in cui crea "audience". Così facendo il messaggio diventa = a "certo", "sicuramente vero", "obiettivo". Diventa una convenzione su cui tutti "sono sicuramente d'accordo" e QUINDI "è vero". Una logica assurda, sbagliata, scorretta e malsana. Basta guardare come funziona la pubblicità.Che altro dire... questa è proprio cattiva comuniczione perché non porta bene a nessuno in fondo.
La questione aromi... . Ad esempio, anche il gelato alla vaniglia, confezionato: molte confezioni sono bellissime, ma belle davvero eh. Con tanto di disegni del fiore della vaniglia, tutte belle, dal color vaniglia, quindi giallo tendente al bianco crema...
poi leggi gli ingredienti (cosa che faccio normalmente, io): acqua o panna o latte, maltodestrine, oli vegetali o animali o burro, emulsionanti: mono- e digliceridi degli acidi grassi, stabilizzanti: farina di semi di carrube, gomma di guar; sale, AROMI. E in tutto ciò la vaniglia 'ndo sta?
... comunque. Questi sono tra l'altro alcuni degli ingredienti in un normale gelato di "Prodotti 100% vegetali", vegano insomma. Io non compro mai gelati VEGANI, mi fanno ridere i nomi "biologico, vegano, macrobiotico".. forse questi ultimi un po' meno, ma il biologico proprio ..
Comunque per dire. A me dei prodotti chimici poco mi importa, come ho già detto molte cose prodotte in laboratorio sono UGUALI a quelle trovate in natura. Solo una viene dal laboratorio, l'altra dalla "terra" ma se in laboratorio siamo in grado di riprodurre tale e quale sostanza significa non che siamo dei maghi ma che semplicemente la scienza si è evoluta nel tempo e ha cercato di fare e riprodurre cose per cui noi cui possiamo solamente dire GRAZIE!
A sto punto allora nemmeno il pane andrebbe bene? No perché.. anche lì avvengono delle cose chimiche per farlo crescere, o no!? oppure mangiamo pane azzimo e via.
Mah. :)
Mi ha fatto piacere il tuo commento e ti ringrazio moltissimo per gli apprezzamenti..
Il tuo post lo leggo stasera con calma e con grande piacere caro Mick/Miche/Mic (Quale preferisci?? che sta cmq per Michelangelo:D)
Ho sempre detto anch'io che questi scambi di idee sono meglio di altri mille 'poveri' post che io possa scrivere.. perché sono molto costruttivi. Grazie ancora.. a presto spero!
Mimmi cara... ho scritto sul tuo blog.. detto questo, qui ti rispondo semlicemente alla tua domanda:
assolutamente, versalo nella gelatiera e, anzi, ti verrà meglio che col minipimer :) Più precisamente :
fai tutto uguale fino a qui:
"Lasciatelo a temperatura ambiente." Dopodiché non aspetti i "15min." perché allora si sarà già solidificato (anche se fosse, andrebbe bene in ogni caso). Aspetti semplicemente 5/10 minuti, tempo che si solidifichi appena. Col minipimer lo frullarli tutto quanto per bene senza lasciare grumi! Probabilmente sarà tiepido ancora; versalo così nella gelatiera GIA' fatta raffreddare.. e lascialo così fino a che è pronto a seconda del tempo che prevede la tua gelatiera. Credo intorno ai 15/20 minuti sia abbastanza x trasformarlo in gelato. Vedrai che il risultato ti stupirà.. niente cristalli di ghiaccio, si scioglie meno velocemente dei comuni gelati e... nessun sapore forte di uova o cos'altro :) fammi sapere ti raccomando! ci conto ;)
buono questo gelato all'amaretto!
un bacione
Complimenti... Semplicemente perché, a leggere di fosfolipidi e di code idrofile, perfino io ho capito! Peno che questa sia una tua grande dote, la chiarezza espositiva...
Per il resto, sono veramente stupita di tutto ciò che ho scoperto. Essendo non molto informata su tutto ciò, ammetto che non mi sono mai interessata di questi argomenti, ma che avevo una istintiva ritrosia nei confronti dell'erroneamente detto "chimico", senza dubbio dettato dalla mala informazione e dal marketing sbagliato dal quale siamo bombardati con tv e pubblicità.
Ho giusto dell'agar agar a filamenti nel cassetto, comprato in Spagna.
A proposito, quando lo finirò, dove posso trovarne altro qua in Italia? Nei negozi alimentari asiatici, magari?
Il tic l'ho visto al supermercato, ma sono ancora diffidente riguardo a retrogusti vari.
A proposito, ma tu del fruttosio che ne pensi??? (E' l'unica alternativa allo zucchero che abbia mai provato) Su internet ho trovato informazioni che vanno dal: "E' fantastio per sostituire lo zucchero, perfino nel pan di spagna!" al: "Non fa lievitare gli impasti, quasi uguale allo zucchero e fa persino male ai diabetici!!" (ma i diabetici in teoria non lo usano??)
Altra domanda, forse mi è sfuggito nella tua esaurientissima spiegazione, ma l'agar agar in filamenti come lo sciolgo? Non trovo informazioniiii! Prima lo devo ammollare in acqua fredda come per la colla di pesce? (Ah, ora che mi viene in mente... "Colla di pesce"! Suona un po' di schifezza... Visto che ne faccio largo uso, mi piacerebbe sapere se sarebbe opportuno sostituirla sempre e ovunque con l'agar agar!)
Ok, ti ho subissata... Scusa! Chiedo a te perché mi fido più delle tue informazioni rispetto a tutte le opinioni discordanti che ho trovato sui vari argomenti!
Ovviamente, rispondimi solo a quello che sai già, non voglio usarti come scova-informazioni...
Veramente interessante, anche se molte cose le conoscevo... volevo farti i miei complimenti, è molto chiaro e ben esposto, brava!
Ti chiedo solo due cose:
1) la lecitina di soia è quella che si trova anche al supermercato, in quei barattoli di latta ed è a granellini? Dovrei usarla visto che ho il colesterolo alle stelle e consumo già molti alimenti a base di soja... l'unico mio cruccio è quello di incappare in soja OGM....
2) il glucosio... dove lo posso comprare? hai qualche marca da suggerire?
L'agar agar la conosco, la usano i Macrobiotici in cucina, quindi penso che meglio di così... e l'ho già usato in cucina e mi sono fatta grasse risate a leggere di quello chef che l'ha chiamata "radice"... detto da uno chef... :DDDD
Bacioni!!!
Cmq tesoro, l'agar non c'è alcun bisogno di cercarlo in negozi asiatici.. lo trovi semplicemente nei negozi bio, al NaturaSì ad esempio, giusto per intenderci:)
Il tic l'ho visto al supermercato, ma sono ancora diffidente riguardo a retrogusti vari. Ma scherzi? Posso essere d'accordo su QUALUNQUE altro dolcificante, perché così è: sono pessimi e hanno un cattivo sapore, uno schifo. Soprattutto le pastigliette. Per non parlare del Dietor, il peggiore in assoluto. Il Tic è una meraviglia, non si fa minimamente sentire. Metti ovunque, ma sul serio. Fidati una volta.. e non mi darai torto (spero;). sono sicura perché io lo prendo sempre ormai. La cosa bellissima di questo dolcificante è anche - e soprattutto - che non si altera alle alte temperature.
Per il fruttosio: il fruttosio è "meglio dello zucchero" per diversi motivi.. alcuni dei più rilevanti credo possano essere elencati così:
1) intanto ha un potere dolcificante maggiore rispetto a tutti gli zuccheri presenti in natura, saccarosio compreso. Ma alla fine il saccarosio (lo zucchero normale) non è altro che fruttosio+glucosio.
2) ha un punto di fusione più basso e quindi si scioglie più facilmente che dello zucchero
FRUTTOSIO 103 ° C
SACCAROSIO 185 ° C
3) è caratteristico per la sua elevata solubilità in acqua, maggiore tra tutti gli zuccheri.
4)l'indice glicemico: lo zucchero ha lo stesso quantitativo di calorie del fruttosio, quindi non è che usare il fruttosio è molto diverso dallo zucchero bianco o di canna in quanto a kcalorie. La differenza fra i due è però l'indice glicemico, che è più basso nel fruttosio, ed è un aspetto molto positivo.
Mi spiego meglio: il fruttosio ha un basso i.g. perché viene assimilato dal nostro organismo ad una velocità più lenta rispetto al glucosio ed il saccarosio.. questa caratteristica di metabolismo del fruttosio porta ad una minima variazione dei tassi glicemici presenti nel sangue rispetto alle variazioni che comportano gli altri zuccheri, avendo per ciò un effetto modesto sulla secrezione di insulina. Per questi motivi viene a volte consigliato nella diete di alcuni diabetici in sostituzione del saccarosio.
5) il saccarosio e il glucosio tendono a coprire con il proprio sapore zuccherino il vero sapore delle preparazioni, il fruttosio invece ha la caratteristica positiva di non risultare "dominante" nelle preparazioni ed esalta anzi i gusti dei prodotti.
beh dai non voglio annoiarti.. però queste sono alcune delle caratteristiche per cui il fruttosio viene preferito allo zucchero bianco.
scusa se ho risposto così in ritardo, sia a te che alle altre persone qui di seguito a cui rispondero' a breve, ma ho avuto da studiare tanto :\
Io ti consiglio quello in polvere, che trovi al Natura sì: sull'etichetta di sono le spiegazioni chiare chiare per poterlo utilizzare sia in caso di creme sia in caso di gelatine: le dosi, i tempi di bollitura ecc.. fidati anche di questo mio consiglio ;)
hey non preoccuparti per ciò che mi chiedi, se non so le cose te lo dico tranquillamente ma se le so mi fa piacere trasmetterle a te e a chiunque sia interessato. Quindi.. tranquilla! ok?:)
@Gatadaplar: la lecitina di soia è quella che si trova anche al supermercato, si esatto, io l'ho presa all'esselunga per esempio, ed è in granuli, sì sì, color giallo paglierino :)
2) il glucosio... a Milano lo trovi sicuro sicuro alla Drogheria Soana, altrimenti in qualche drogheria della tua zona. Di dove sei tu?
ahahahhaha meno male che qualcun'altro oltre a me e a fiordilatte ci ride sopra! L'agar è una ... radice! si certo! E la zucchina è un frutto! ahahhahaha
:DDD
Grazie per tutte le informazioni. Soprattutto per quelle, illuminanti e dettagliate, su come sciogliere l'agar agar.
Ok ok, mi fido per il Tic, soprattutto se mi dici che non si altera ad elevate temperature :)
Ecco, sempre per il fruttosio: io infatti l'ho usato per una frolla (mio zio è diabetico quindi ho fatto questo dolce no-burro no-zucchero che forse prima o poi posterò) e mi son trovata benissimo.
Ma se lo usassi per un pan di spagna, o per un chiffon cake, per composti, insomma, molto delicati, succederebbe ciò che ho letto in giro su Internet, ovvero che l'impasto crollerebbe e rimarrebbe crudo?
Perché se così non fosse, se potessi, dico, fare un pan di spagna al fruttosio, se ciò fosse in mio potere, ...ebbene io direi "ciao-ciao" allo zucchero raffinato per sempre, ma molto volentieri! Limitandomi alla ghiottoneria di uno zucchero di canna biologico quando voglio quel dato sapore caramellato... Yum! Quello SI' che è zucchero...
(ros)marina
Cosa te ne pare?
Ma poi scusa eh. io ti consiglierei anche un'altra cosa: perché non lasci perdere ciò che dice la Rete e non ci provi tu a farlo? Chissà che tu sia l'unica che potrà dire di esserci riuscita. o no? finché non ci provi non lo saprai mai. Prova a seguire la tua logica (o quella che ti ho proposto) e fallo... provaci, al massimo butti via tutto (anche se dubito non venga!). vedrai che viene, perché mi sembra stano che il pan di spagna non venga solo perché si cambia tipo di zucchero. D'altronde quanti dolci troviamo fatti a base di fruttosio..
Secondo me viene.. prova a prendere la ricetta del pan di spagna semplicissima che ho fatto per la torta ai tre cioccolati (http://fiordivanilla.blogspot.com/2009/06/torta-ai-tre-cioccolati-auguri-mamma.html).. aggiungici come ti dicevo mezzo cucchiaino di lievito magari, per sicurezza..
Oppure usa una ricetta che sei certa funzioni, a base di zucchero, e che modificherai. Ricorda di utilizzare meno fruttosio in proporzione allo zucchero che vuole la ricetta, per via del diverso potere dolcific.
Io farei così:
3 uova (che dovrebbero pesare all'incirca 185gr (ogni uovo pesa circa 60gr e qualcosa)
100 gr di farina setacciata
80 gr di fruttosio
1 presina di sale
ah ... se pesando le uova non dovessero arrivare a 185 gr aggiungi solo l' albume.
E poi procedi come ho scritto sopra. Lavori tuorli e frutt e poi albumi a parte, ecc. ecc. Se invece hai la planetaria (io no) frulli il fruttosio nel robot per un po' in modo da farlo diventare tipo "a velo" (ora che ci penso, fallo anche qualora non dovessi usare la planetaria), mettilo nella ciotola della planetaria con le uova e una pizzico di sale, accendi a velocità bassa e pian piano aumenti la velocità, arrivando a montare il composto (per circa 10-15 min). Il composto deve "scrivere", deve essere compatto. Poi versi la farina in due riprese, setacciandola nuovamente. Mescoli per bene dall'alto verso il basso; versi nello stampo imburrato e inforni (credo vada bene 170/180° per 25/30 min o finché ti sembra pronto (prova stecchino). In ogni caso non aprire la porta del forno prima dei 15minuti. Leggi la preparazione nel mio post, molto breve ma concisa.
Cosa ne dici? :)
A parte gli scherzi, sei un vulcano, io non ho parole! Nel giro di un quarto ed'ora, mi sforni (metaforicamente) la ricetta di un pan di spagna senza zucchero! Eccheè!
Niente lievito nel pan di spagna, no no no per carità, o lievita da solo causa uova montate o non è degno di essere chiamato pan di spagna.
Non mi sarebbe mai venuto in mente questo trucchetto per ovviare al mancato "montaggio" uova più fruttosio, però di sicuro sono d'accordo sul ridurre il fruttosio in polvere, per renderlo fisicamente meno "pesante" sulle uova.
(Cosa - ovvero fare un "fruttosio a velo" - che, tra l'altro, può tornare utile in molte altre preparazioni, ho pensato - ad esempio per molti biscotti "delicati")
Hai ragione, dovrei buttarmi e provare, ma ho un blocco psicologico che mi fa ritenere il pan di spagna quasi un oggetto di culto (forse perché mia mamma non l'ha mai fatto quando ero piccola, e fino a poco tempo fa non mi piaceva, quindi l'ho scoperto da circa un anno e ancora non sono riuscita ad assimilare il fatto che monti senza lievito :P) e ci rimarrei malissimo se non mi riuscisse, dovendo buttare una confezione di uova! (tal dose serve nella ricetta di Gennarino che uso sempre)
Ma è una paura irrazionale......... Dovrò provare.
Poi non ho dubbi sulla tua "ricetta al volo", con questo procedimento di sciogliere il fruttosio a parte coi tuorli sono certa che verrà. Non sarà il pan di spagna ortodosso, ma di sicuro lieviterà... Non vedo l'ora di provare!!
Alla prossima torta "seria" (farcita, moussosa, decorata ecc ecc) che fo, lo zucchero non lo vedrò nemmeno in fotografia! XD
Grande Manu, questo conciliabolo notturno mi fa iniziare propositivamente la giornata!
(ros)marina
ahahah per sposarci.. ok ok ci penserò.. :D
no no infatti, niente lievito in teoria.. ma c'è chi, per sicurezza, lo mette.. ma allora che pan di Spagna è?
Guarda.. se avessi il fruttosio ti avrei persino proposto un pan di Spagna notturno, insieme :D certo tu lì, io qui.. però insieme!
i complimenti mi intimidiscono :') Ti ringrazio per tutti gli apprezzamenti carissima (ros)Mari (che bello! Rosmary!:D)
La prox torta "seria" che farai, senza vedere manco lo zucchero, la voglio vedere eh!! (quando??)
grazie per questo scambio, non sai che piacere è stato! spero ce ne siano ancora!
Avrei accolto l'invito pandispagnoso, alla prossima dirìa! :DDD
Ecco, il pandispagna a distanza sarà un ottimo momento per un altro scambio in tempo reale, tipo: "Mari, a me le uova stanno montando, tutto ok! Passo!" "Mari a Manu, i tuorli si sono ribellati a contatto con il fruttosio, gli albumi hanno organizzato uno sciopero della montatura a neve iundignati dal contatto con i tuorli smosci, la maizena si è raggrumata in agguerrite palline, aiuuuuuuuuto!!!!" .....e via così! XD
Ok, ora vaneggio.......
Gli ultimi tre blog e poi a nanna!
Un bacione, notte Manu!
(Ah, i complimenti sono meritati, meglio abituarsi...! XD)
(ros)marina
sei stata nominata. Ma mi rimane un dubbi: la farina di carrube è addensante o serve la farina di SEMI di carrube???
*bacio*