Bisciola valtellinese

La Bisciola è un tipico panettoncino alla Valtellinese. Ho avuto modo di assaggiarla per la prima volta poco tempo fa seppur fuori “data”. Particolarmente gustosa, ricca di frutta secca e non troppo dolce, viene infatti preparata in occasione delle festività natalizie in sostituzione del panettone.
In tempi passati le fette di Bisciola si gustavano appena bagnate nella grappa (le più caratteristiche sono ai mirtilli, fragoline di bosco e lamponi); oggi si usa accompagnarle anche a miele o panna montata.

Mi è piaciuta da subito già per il suo aspetto, dalla forma tonda e rustica. Mi ricordava il pan dolce genovese. Mi piacciono le cose semplici.
Quando ho comperato la bisciola (artigianale), ho letto gli ingredienti riportati sull’etichetta: farina bianca, zucchero, uova, noci, uva passa, fichi secchi, burro. Ho cercato ispirazione in rete, giusto per avere un’idea delle dosi. Poi ho rielaborato il tutto, ed ecco la mia Bisciola .
Bisciola valtellinese
Bisciola valtellinese

Bisciola della Valtellina

Ingredienti

100 g di uva sultanina 
100 g di prugne secche morbide

40 g di noci
40 g di mandorle tostate
rum

75-80 ml di latte intero (usatene 75 ml e in caso aggiungetene un goccio successivamente)
1 uovo (temperatura ambiente)
30 g di burro morbido
1 cucchiaio di miele di bosco (o altro miele)
35 g di zucchero
200 g di farina (150 kamut e 50 segale)
1/2 bustina di lievito (8 g ca.)
1 bel pizzico di sale
scorza grattugiata di 1 limone
½ tuorlo mescolato a 2 cucchiai latte

Porre l’uvetta in un bicchiere e ricoprirla a filo con il rum; lasciarla riposare per tutta la notte.
Trascorso questo tempo, strizzare bene l’uvetta dal liquore e tenere quest’ultimo da parte.
Tagliare a metà le prugne e unirle all’uvetta. Infarinare leggermente e setacciare per eliminare la farina in eccesso.
Tritare molto grossolanamente le noci e le mandorle e unire il tutto alla frutta secca infarinata.

Versare in una capiente ciotola, o nell'impastatore, il latte, il rum tenuto da parte, l’uovo, il burro, il miele, lo zucchero, le farine setacciate insieme al lievito, il sale.
Impastare sino ad ottenere una pasta liscia e omogenea (risulterà appiccicosa; se è troppo asciutta, aggiungere un cucchiaio di latte).
Versare l'impasto su un tavolo abbondantemente infarinato (circa 20-30 g di farina di Kamut), stenderlo leggermente con le mani infarinate e versarvi all’interno la scorza di limone e tutta la frutta secca preparata in precedenza. 

Ripiegare l’impasto su se stesso e lavorarlo accuratamente facendogli assorbire quanta farina richiede, senza però farlo asciugare troppo. Deve rimanere morbido e leggermente appiccicoso. Dividere a metà l’impasto, dare la forma di due pagnottelle (se necessario, infarinarsi la mani) e deporle su una teglia ricoperta di carta forno.
Incidere leggermente ciascuna Bisciola con una X in superficie. 
Pennellare il dolce con il tuorlo e latte sbattuto e mettere nel forno già caldo a 200 °C; dopo 7-10 minuti abbassare la temperatura a 180 °C e continuare a cuocere per 15 minuti; infine portare a 160 °C e continuare la cottura per altri 10-15 minuti.
Sfornare e lasciare raffreddare. È ottimo gustato tiepido.
Servire a fette accompagnando con della grappa in cui poterle intingere, oppure miele o panna montana.

Commenti

Sarah FragolaeLimone ha detto…
La pagnotta tagliata a croce credo sia una delle forme più tradizionali di ogni tipo di pane o pane dolce.
Sa subito di "fatto in casa", e per quanto mi riguarda di "focaccia della nonna".
Niente a che vedere come ricetta, ma la forma è proprio quella: per me è sufficiente per amarla :D
Vedere per credere: http://gattiemisfatti.blogspot.com/2008/03/in-casa-per-le-festivita-siamo-solo-3.html :)))

Un bacione dolcesssss
Serena ha detto…
Non conosco l'originale, ma dalle foto la tua sembra un'opera d'arte: fa tanto country cottage kitchen e quindi è assolutamente nelle mie corde!!!
elenuccia ha detto…
Io adoro questo tipo di dolce...non tanto dolce, rustico e che fa tanto dolce casalingo della nonna. Mi intriga veramente tanto, voglio provarlo. Secondo te si puo' fare anche con la farina bianca normale? ora sono sprovvista di kamut :(
Cey ha detto…
Ho un rapporto strano, e che non ti interessa =D, con la bisciola. Il sapore non mi piace, come non mi piace il pandolce genovese, però se sono ubriaca mi viene la fame chimica da bisciola °_° dici che dovrei decidermi a farla, o a farmela fare da te che sei così brava?, e tenerla di scorta per le sbronze?
Virginia ha detto…
Ma dai! E pensare che avrei giurato fosse un dolce lievitato...
Concordo con quanto dice Sarah qui sopra: fa proprio "casa".
Simo ha detto…
Conosco questo dolce e l'adoro letteralmente! Il tuo è davvero perfetto...chissà che buono!
MÜJDE ha detto…
Ellerinize sağlık. Çok leziz görünüyor.
kristel ha detto…
Non lo conosco ma deve essere molto buono! Me lo segno!! :)
Saretta ha detto…
Anch'io amo questo tipo di doci, semplici, con frutta secca e non trppo stucchevoli.Che dire Manu, è bellissima questa bisciola!Peccato non poterla assaggiare!Baci
Gaia ha detto…
non lo conoscevo questo pane dolce. anche a me piacciono le cose semplici, non troppo dolci e la tua bisciola mi sembra perfetta!!!
Günther ha detto…
che bella bisciola è una meraviglia, non sapevo ci andavano anche le prugne ma mi piace
fiOrdivanilla ha detto…
@Sarinah è vvvero! la croce fa tanto "fatto in casa" anche a me! Ma perché la focaccia della nonna assume questa forma? se sì, mi devi dire com'è! Il link non me lo apre :(

@Ondina, l'originale prevede i fichi secchi per esempio (oltre che utilizzare il più delle volte la farina bianca), ma ammmè piacciono le prugne e ce le vedevo molto bene con la segale! :) bellissima l'idea del cottage kitchen, hai proprio ragione! :D grazie :*

@elenuccia, certamente! farina bianca e ricordati solo di non mettere il latte tutto in una volta, si sa mai che sia troppo :)

@Tarti te l'ho detto ieri, vero? Ne faccio un'altra e la tengo nel congelatore.. tu ricordami di avvertirmi quando pensi di sbronzarti! :D eh si, un po' è strano questo rapporto tra di voi.. però mica due si amano sempre quando stanno insieme.. :D

@Virgi, pensa che volevo farlo con la pasta madre. E così mi sa che farò la prossima volta. Si si .. :)

@Simo mi fa piacere che l'adori anche tu! E' davvero buono :) certo, andrebbero i fichi secchi ammollati insieme all'uvetta anziché le prugne (quando l'ho fatta la prima volta ho messo i datteri, pensa te:D), però io prescindo dalla tradizione, rimango legata ma la rinnovo a mio piacimento ;)

@MÜJDE ... ehm...

@Kristel, segna, segna :P

@Saretta, la fai... e così non solo l'assaggi, ma ne mangi quanta ne vuoi! :)

@Gaia, troppo buona (tu, non la bisciola:) però ammetto che anche questa bisciola è venuta molto molto bene :))

@Gunther, ciao! :) infatti come dicevo qui sopra, l'originale prevede i fichi secchi, ammollati insieme all'uvetta, anziché le prugne (quando l'ho fatta la prima volta ho messo i datteri, pensa te:), però io prescindo dalla tradizione, le rimango legata ma la rinnovo a mio piacimento ;)
maia @ sac à poche ha detto…
non lo conosco ... ma appena vista la foto ho pensato, come del resto hai fatto tu, al pandolce genovese (quello alto).

bellissime foto

buon weekend
caris ha detto…
e ma che bello!!!! Viene voglia di mangiarlo subito!!!! bravissima!
Gaia ha detto…
Mai sentito! Però complimenti, per averlo fatto quasi "ad occhio", sembra perfetto!
Anna Luisa e Fabio ha detto…
Un altri dei tanti pani con frutta secca della nostra tradizione. I "frutti" della tua ricerca si vedono perfettamente! Ottima realizzazione.
Fabio
Gio ha detto…
mai assaggiata, devo rimediare!
la tua ha uun aspetto ottimo e goloso, poi adoro i dolci che hanno un aspetto così 'casalingo' :)
Sabrine d'Aubergine ha detto…
Mi piace. Incondizionatamente. E me la appunto. Belle anche le foto... Brava!

Sabrine
Serena ha detto…
Dopo un piatto fumante di pizzoccheri cosa c'è di meglio che una bisciola? a me piace inzupparla nel latte e gustarla anche quando sembra diventare possa...sono strana, lo so! bacini stella
enza ha detto…
scaldacuore nonostante la mia allergia alla frutta a guscio una cosa così fa troppo casa e camino per non amarla da subito
Sarah FragolaeLimone ha detto…
Manu: non è che hai copiato il link con anche le mie faccine dopo? Io ho provato e funziona ;)
Sul perché assuma questa forma... il taglio a croce è una sorta di "benedizione", essendo da sempre il pane un alimento prezioso. Ecco spiegato perché tante di noi, alla vista di quella data forma, ripensano a pani o pani dolci della loro infanzia.
Indipendentemente dal discorso religioso o meno, mi piace quando un dato gesto, una tecnica, una forma riporta più menti a ricordi simili: è una sorta di filo invisibile che unisce tante persone con vissuti completamente indipendenti, una specie di magia. :)
Conoscendoti, questa tua ricerca, non avrà che potuto condurti alla perfezione...
Non ho mai conosciuto la ricetta originale, ma sì, sembra davvero il panarello genovese.
Un baciottolone.
Tiz
Anonimo ha detto…
Che bontà! Una ricetta che fa subito casa! Sa di cose buone, genuine.
Unknown ha detto…
ciao ho trovato il tuo blog per caso e ne sono rimasta affascinata..è bellissimo..t ho aggiunta tra le mie preferite e mi sono inserita tra ituoi sostenitori.un bacio terry passa da me se t va':)