A voi foodbloggers. Lettera, sagra, premi…

Ritorno con
Una lettera per voi..
una sagra francese… 
alcuni premi, ringraziamenti e… 
si ricomincia.

Via il gesso rimangono delle dita intorpidite (e ricordi neanche un poco sbiaditi). Mi sentivo una ragazza diversamente abile (con tutto il rispetto e senza alcunissima offesa per le persone realmente disabili, sia chiaro!).. il polso mi cedeva e la mano mi cadeva a penzoloni con le dita monche e accavallate l’una sull’altra.. da una parte ero terrorizzata dal pensiero che non fosse andato a posto per bene l’osso, che la frattura non si fosse ricomposta..  dall’altra parte mi veniva da ridere a crepapelle.. mi sembrava di vedermi dall’esterno e ridevo da sola! tant’è che ho attaccato la ridarella anche a mio fratello che, con tanta grazia e dolcezza, dice.. “tu sei tutta fuori” .. :) grazie M.!
La pelle della mia povera mano è … non so come dire… ecco sì, ora che la osservo sembra di vedere l’esterno di un ananas, la buccia, sapete no. So che è un confronto alquanto strano ma vi posso assicurare che è la prima cosa che mi è venuta in mente in questo momento guardandomi la mano! Più semplicemente potete immaginare un pesce che sta cambiando “pelle”, desquamandosi.

Parlando seriamente, vorrei poter cancellare quel momento, l’incidente, rimuovere dalla mia memoria quel terribile impatto, il botto, lo shock, la macchina distrutta e fumante, l’arrivo dell’ambulanza, la sirena, la corsa al pronto soccorso, lo smarrimento, lo spavento negli occhi di mia madre… Vorrei poter dimenticare. Ma questo è palesemente impossibile. Quindi, cosa si fa in casi come questi? Semplice - no, a dire il vero non è semplice, come non è mai semplice imporsi di dimenticare qualcosa o qualcuno, ma talvolta è doveroso e diventa un obbligo morale farlo - si guarda  avanti, si cerca di voltare pagina, pensando al positivo. Ed io, sono sincera nel dirlo, qui mezzo a voi mi sento molto positiva. Sarà perché ognuno di voi ha quella forza allegra, vivace e divertente tipica di ogni persona creativa, come penso voi siate, creative/i appunto e forti caratterialmente, determinate, energiche (parlo al femminile, deciso! perché siete la maggioranza.. ma in ogni caso mi riferisco anche ai pochi altri uomini che mi leggono:).
Devo ringraziarvi. Mi avete sostenuto, rallegrato, tenuto compagnia in questo lungo, lunghissimo e difficile mese, con e-mail, messaggi, post, premi… sopportando e tollerando anche le mie sgrammaticature ;P Cosa avrei potuto desiderare d’altro? Tutto sommato non sono “qui” da molto, direi anzi che sono una delle ultime foodbloggers arrivate.. eppure ho trovato delle persone magnifiche dietro ai tanti blog di cucina, persone con le quali ora ho il piacere di scambiarmi idee, opinioni, consigli… e che ho soprattutto ho la possibilità e il piacere di conoscere. Questo scambio per me è il massimo, perché è fonte di continua crescita e arricchimento. Lo scambio io l’ho sempre vissuto così, come un arricchimento personale, non ho mai invidiato chi sapeva più di me (ed è tuttora così).. cercavo anzi di avvicinarmi quanto più possibile per imparare. E in molti di voi anche questo ho trovato: disponibilità, il piacere e la pazienza di rispondere e di spiegare.
Se penso che anni fa mi limitavo a restare in disparte, affascinata e meravigliata dalle stupende ricette, invenzioni, creazioni in cucina, corredate da fotografie eccezionali, al culmine della loro espressività… e adesso ci sono dentro anch’io. Ecco, se penso a tutto questo mi sento felice, perché ora mi sento parte di voi ed è una sensazione bellissima, perché ciò che ci rende simili e vicini è una passione immensa, capace di unire persone concretamente lontane ma che proprio grazie a questa passione si trovano a sentirsi vicine.

Sentivo di dovervi uno scritto, una lettera, come questa. Perciò eccomi di ritorno con i miei espliciti ringraziamenti .. Vi ringrazio a tutti di cuore, un grazie sincero a tutti voi per “esserci stati”.

Ma dov’ero rimasta?
La sagra! Oh sì, la sagra regionale francese! E’ stata molto carina.. Certo non aspettatevi nulla di eclatante, nessun racconto da far sembrare quasi di respirare la Francia; non starò nemmeno qui a raccontarvi cosa c’era o non c’era perché oltre a qualche prodotto tipico dolciario e salato, spezie, saponette, profumi e affini, non c’era molto altro.. se non alcuni cibi tipicamente non francesi, tipo “olive alla greca” (vero Nicky!?!? :D). Con questo non intendo dire che non sia stata interessante, anzi… tra le varie cose acquistate, due fantastici formaggini di latte di capra, uno al fico e uno ai semi di papavero (che Nicky e il suo ragazzo mi hanno invogliato a prendere!). Quello al fico è straordinariamente dolce… ma non dolce normale, DOLCISSIMO! Ah, a proposito di Nicky. La Nicky in questione è la Nicole di noncepostocomecasa, conosciuta con immenso piacere in occasione della Sagra. Ci siamo organizzate e incontrate ed è stato un meraviglioso incontro. Perché? Intanto perché mi è sembrata da subito una ragazza allegra, solare, gentile e simpatica… che si è poi rivelata realmente tale.. e perché c’è stato subito un gran feeling! Non so se vi è mai capitato..  ma sicuramente si: ci sono alcune persone (poche, rare, rarissime) con le quali sembra di conoscersi da una vita pur avendole appena incontrate.
Ecco, questo è ciò che mi è successo con lei. Lei, con il suo simpatico ragazzo, si sono rivelati davvero due persone deliziose. Sono veramente felice di averla conosciuta e spero tanto riuciremo ad organizzare ancora di vederci presto.

Alle bancarelle dei dolci spuntavano ovunque i tipici croissant, dalla sfoglia croccante fuori e soffici al loro interno, contrariamente a quanto credono in molti, pensando che i croissant francesi siano al loro interno alveolati (o addirittura molto alveolati); beh no, non lo sono! Ecco, di questi croissant ne presi per la mia mamma e poi ho preso alcuni macarons che – e ora molti di voi mi malediranno per quello che sto per dire – con mia grande sorpresa non mi sono piaciuti affatto. Forse – voglio pensare che sia così! – erano vecchi di due giorni e… non so, non erano buoni per questo.. Mi sono ripromessa di provarli nuovamente quest’estate, quando tornerò in Francia (anche se non so ancora dove, ma credo che più che una meta precisa, il nostro sarà un bel itinerario). Quale miglior possibilità di giudizio se non quella di provarli direttamente nella loro città d'’origine?

Tra i salumi ho preso 3 salamini per mia mamma, uno alle erbe, un salame di noci e uno al fico.

Una sagra tutto sommato piacevole, giusto qualcosa di diverso dal solito…
[ma secondo voi, andare in Francia e respirarne l’aria vera, la sua essenza, facendo anche a meno di tutte quelle bancarelle.. già per la sola emozione di esserci, d’essere , non è forse molto meglio che un ammasso di bancarelle? ; )  direi proprio di si, eh…]

Un saluto a tutti e… si ricomincia ;)

Commenti

Sara B ha detto…
che belle parole hai scritto... mi ci ritrovo molto sai? di questo mondo degli amanti della cucina anche a me piace molto l'idea dello scambio e della condivisione che c'è: quasi tutti trasmettono questa voglia di comunicare e sentirsi parte di una piccola comunità che guarda nella stessa direzione. e poi sono fra i primi sei, e mi becco pure il premio! ahah :) il mercatino francese! dalle foto ho riconosciuto le stesse bancarelle (specialmente quella dei biscotti) che vengono qui a perugia (mi pare in autunno) per una 3-giorni di mercatino gastronomico europeo: mi ci son fatta del male con quei biscotti :-P cos'altro dire... lieta di far parte, anche se da pochissimo, di questo piccolo mondo che ti ha tirato su di morale in un momento difficile, e buon fine settimana!
My Ricettarium ha detto…
Son contenta che stai meglio!!!! che hai tolto il gesso... vedrai che la tua mano tornerà velocemente come prima, anzi meglio.. ed anche la pelle!!!! Il ricordo dell'incidente lo terrai sempre nel tuo cuore, sbiadirà piano piano, sarà meno doloroso, ma ci sarà sempre.... Siamo state felici di esserti stata vicina in qualche modo!!!! Bellissima sagraa.. quanta roba buona da mangiare!!!! un bacione e buon fine settimana :-)))
meringhe ha detto…
Ciao!Che piacere risentirti e vedere che stai uscendo ancor più forte da un brutto periodo! Il tuo racconto dell'incidente mi ha fatto ripensare a quando qualche anno fa un fulmine ha colpito la mia casa (con me dentro, eh beh!) e ancora oggi è dura ripensarci però da quel momento sono molte meno le cose che mi fanno realmente paura,sono in qualche modo cresciuta. Ti auguro che sia così anche per te!! Intanto aspetto con ansia le tue prossime ricette e i prossimi scatti che ci vorrai regalare
Un abbraccio

S.
Manuela e Silvia ha detto…
Ciao! siamo contentissime di sapre che sei in via di miglioramento..almeno fisico, perchè il trauma psicologico ci metterà un pò a passare...
Un vero peccato non aver potuto partecipare a questa fiera: da quello ch ehai raccontato le cose carineed interessanti non mancavano e le immagini rendono l'idea! e poi sarebbe stato belloconoscere due blogger con cui abbiamo bel eeling..già dai post ci sembrate eprsone semplici, ma solari e simpatiche!
un bacione e buon weekend!
adesso..aspettiamo altre nuoce ricette eh??!
maricler ha detto…
Direi che ho vinto :)
Vedrai che la tua manina ritornerà come prima in pochi giorni, e ti riprenderai dal resto in brevissimo tempo.
Per i macarons mi hai fatto sorridere tantissimo perché la prima volta che li ho mangiati nemmeno a me sono piaciuti, ma ti spiego perché ho cambiato idea: a. Dipende assolutamente da chi li cucina. Un macaron di Paul o di Hermé non è assolutamente la stessa cosa. Sono due dolci diversi. b. Ci mettiamo l'aura di miticità assoluta che hanno i macarons tra i foodblogger? Avevo delle aspettative pazzesche, forse è anche questo. c. I macarons sono stati per me come la cucina giapponese, un lungo e lento conoscersi e apprezzarsi a vicenda!
Nicole ha detto…
Come ti ho appena scritto, rinnovo il mare di abbracci che ti mando!Naturalmente facendo attenzione alla manao!Sei davvero carina e gentile e sappi che l'affinità immediata è stata reciproca!!!Dobbiamo replicare assolutamente! Ho fatto leggere il post anche a Roby che ti saluta, ti manda un bacio! A presto!
Serena ha detto…
Innanzitutto complimenti per le foto, che sono venute molto bene: io non riesco a fotografare nei mercati o quando c'è molta folla, perché mi vergogno e temo che gli esercenti non ne abbiano piacere, quindi cerco di farlo di soppiatto, nemmeno stessi rubando...
Grazie per le parole gentili che hai scritto sulla tua gioia di essere tra noi foodblogger, ma, almeno per me, la vera gioia è leggerti, perché i tuoi piatti sono pura poesia. Grazie anche per la precisazione sui croissant, effettivamente, dopo il suggerimento di Fiordilatte, il dubbio era lecito e ora mi sento rassicurata, non tanto sulle mie capacità culinarie, che non sono fondamentali, ma sulla mia memoria :-)
dolcichiacchiere ha detto…
innanzitutto sono contenta che tu abbia tolto il gesso e vedrai che la mano piano,piano tornerà completamente come prima...per il resto sono felice che tu abbia trovato conforto dalle parole di persone che pur non conoscendosi cercano di darsi consigli,di tenersi compagnia e di sollevarsi il morale a vecenda...io la trovo una cosa molto bella e quindi ti abbraccio e ci sentiamo presto.ciao katia
Elena Bruno ha detto…
Quanto mi piacciono le lettere! E questa ha proprio il sapore di quelle vergate a mano ...
E adesso ...(rullo di tamburi!!!) creatività a tutto spiano :-)
p.s. magari inizia da una ricetta speziata :-) con le tue foto è salito un certo laguorino!
Mariù ha detto…
Bentornata!
Presto tornerà tutto come prima, non aver paura: dimenticare non si può, andare avanti sereni sì però.
Un bacione e buon weekend!
m.
Romy ha detto…
Sono tanto contenta che tu stia meglio! Ero in pensiero...con questo caldo, mi dicevo, chissà come le dà noia, quel brutto gesso...Dai dai che tutto è passato! Sarà il tempo a lenire tutto, a smussare gli angoli: stai tranquilla...Il tuo post mi ha emozionato: sono felice che ti abbiamo potuto dare una mano, anche soltanto facendoti un po' di compagnia...Ma sei tu che hai un carattere speciale, capace di non abbattersi troppo e di prendere il meglio dalle persone e dalle situazioni...hai portato avanti il blog anche se eri ingessata, e scrivere certo non è facile, in quelle condizioni....hai continuato a leggerci e a farci leggere le tue belle e buone ricette, e ci hai fatto godere le tue splendide foto....Quindi...bravissima, e auguri per tutto! La fiera francese deve essere stata proprio una splendida manifestazione...Baci :-D
fiOrdivanilla ha detto…
@Salsadipapa, sono più contenta io di te di saperti parte di quelle persone che mi sono state in un certo senso vicine. Grazie.. E per i mercatini penso proprio fossero gli stessi, infatti anche da me sono rimasti per tre giorni, dal venerdì alla domenica! Io coi biscotti non mi sono fatta del male, piuttosto mia mamma... alla quale ho comperato un po' di salamini e di dolcetti :D massì... una volta ogni tanto (??!).. no? :)

@Claudia ciao e grazie per il sostegno morale:) Sì, mi guarirà presto e del resto guarirà anche la mente e il cuore piano piano, in fin dei conti... fa più male l'amore.

@Sara.. caspiterina, un fulmine? .. dev'essere traumatico vivere un'esperienza del genere, dopo la quale rimane quasi sicuramente la traccia indelebile di quel che sarebbe potuto accadere, così come rimarrà a me. E allora tante cose quando si paragonano alla morte o a incidenti del genere, diventano quasi irrilevanti o comunque secondarie..
Un forte abbraccio a te e grazie!

@Gemelline, che bello che siate passate da me, vi ringrazio, mi fa piacere. Che dite, prima o poi si organizzerà un incontro a metà strada magari, tra più foodbloggers.. e ci si conoscerà e sarà una giornata sensazionale, ne sono certa!! Non pensate sia possibile? :) un abbraccione

@Maricler, hai centrato in pieno la questione: penso anch'io che macaron di Paul o di Hermé siano tutt'altra faccenda :) ma sono convinta ancor di più di un'altra cosa: la miticità che è stata creata su questi dolci da molti foodblogger ;) si hanno così delle grandi aspettative col risultato assicurato di rimanerne delusi... come succede ogni qual volta si hanno appunto delle aspettative in proposito a qualunque cosa.
Però .. la cucina giapponese la amo da impazzire e quando torno nel mio ristorante giapponese preferito a Milano, mi sembra ogni volta di rinascere quando il mio palato viene a contatto con quella morbidezza e gustosità estremamente perfetta del pesce crudo.
fiOrdivanilla ha detto…
@Niky a te non rispondo! ;P ahahaha aspetto di vedere la mappa, ricordati!! :DD un bacio immenso! Salutami Roby :)

@Onde hai ragionissimo, anche io fino alle ultime volte che fotografavo in luoghi pubblici di mercati, bancarelle et similia mi vergognavo, era più forte di me ! Però a 'sto giro me ne sono fregata ;) però c'è da dire che mi vergognavo soprattutto per via del gesso, che rendeva i miei movimenti e pose per fotografare molto poco professional :D
Ricorda sempre, così come anche gli altri dovrebbero fare, che le mie parole saranno sempre sincere. Se non sentissi una cosa, piuttosto non la direi. Io sono fatta così. O il silenzio o la verità, ma anche quando la verità è brutta, spesso mi viene da confessarla ugualmente.
Sono contenta che non è solo mia la gioia di essere tra voi, ma anche la tua (e spero vostra) nel leggermi... perché per me diventa una grande soddisfazione e stimolo a continuare su questa "strada"...
Per i croissant vai tranquilla, ora hai avuto più conferme: i tuoi sono perfetti e la tua memoria non ti tradisce ancora! ;)

@Katia grazie mille per le parole, è vero che tenersi compagnia a vicenda anche tra persone che non si conoscono.. può significare tanto per l'umore di una persona. In fin dei conti non è poco essere legati da una passione così grande... probabilmente significa che in fondo si è più simili di quanto si pensi.

@Elena hai percepito perfettamente la profondità della lettera, è proprio come se l'avessi scritta a mano, io che poi sono molto legata all'originalità delle cose nonostante sia anche molto attaccata (bisognosa?) della moderna tecologia..
ahahaha il rullo di tamburi mi è piaciuto un sacco, mi è sembrato di sentirlo riecheggiare nella mia testa! Ci sentiamo presto, alla prossima ricetta allora! :))

@Mariù! grazie del bentornata, a prestissimo!

@Romy, prossimamente voglio dedicarti un frammento del libro Estasi Culinarie.. ti spiace? :)
Non amo il passare del tempo, sono maledettamente legata al passato e questo è uno dei miei più grandi difetti. Ma amo pensare che il tempo sia capace di lenire i dolori, di smussare gli angoli, le imperfezioni... il tempo che scorre è come un vento leggero che porta altrettanto lentamente via grossi nubi grigie.
Leggervi era motivo di stimolo, di interesse, di gioia, felicità... leggervi per me era indispensabile e anche per questo dico che mi avete aiutato molto, sia consapevolmente ma anche inconsapevolmente avete fatto tanto per me.
Un abbraccio grandissimo (tieni a mente sempre i tuoi tè per misurarne la grandezza;)
maricler ha detto…
E qual è il tuo ristorante giapponese preferito a Milano?
fiOrdivanilla ha detto…
Beh potrei dire il Nobu, ma io punto molto sul rapporto qualità-prezzo.. ma che la qualità ci sia davvero, perché il prezzo ok che va tenuto da conto ma non troppo, soprattutto per il giapponese che DEVE essere buono e quindi preferisco spendere anche di più ma mangiare un delizioso pesce fresco che si scioglie sotto i denti... in base a queste considerazioni e considerato anche che vado abbastanza spesso al ristorante giapponese, il mio preferito è l'Hama, di via raffaello sanzio..
maricler ha detto…
Ma dai, ci passo davanti spessissimo e non l'ho mai provato, è vicino casa mia pure :) Allora lo proverò quanto prima, grazieeee. Ps. Per ricambiare: prova il Poporoya di Via Eustachi, non il ristorante ma l'alimentari piccolo ristorantino :)
minnie ha detto…
Per problemi di pc leggo solo ora questo tuo post e mi è piaciuto molto quello che scrivi.
Anch'io penso che tutti i blog siano fonte di crescita e arricchimento.
Io fino a qualche anno fa ero troppo concentrata sul mio lavoro e ho trascurato per troppo tempo tutto il resto. Ora sto cercando di rimediare e cucinare è una di quelle cose che da una soddisfazione immensa e pienamente ricambiata! Purtroppo certe scelte di vita non si possono cambiare ma si può sempre rimediare!
Bacioni e buon ritorno alla grande!!!
Lisa
fiOrdivanilla ha detto…
Mari, permettimi di chiedertelo senza doverti sentire in obbligo a dirmi di si: settimana scorsa ho proposto a Nicole (noncepostocomecasa.blogspot) e al suo ragazzo di provare il giapponese, che non hanno ancora provato la raffinatezza e prelibatezza con cui può essere preparato e gustato un pesce crudo come quello di un buon ristorante giapponese. Ebbene, hanno accettato più che volentieri ed è in programma di andarci tra non molto tempo, quindi anche entro questo mese, una sera. Magari durante la settimana che c'è meno gente, ma non temere: non usciamo tardi né rientriamo tardi, perché io mi sveglio ogni giorno alle 5.30 se non prima. A meno che tu preferisca il sabato o la domenica... morale: se ti va di venire ci farebbe tantissimo piacere.
fiOrdivanilla ha detto…
Minni ti ringrazio.. mi fa piacere leggere e sapere che ti piace quello che scrivo e sai perché? Perché io amo scrivere, perché oltre alla cucina e alla fotografia scrivere è la mia più grande passione anzi, è nata ancor prima di tutte le altre.. Quando ancora la "Manu bambina" non sapeva a chi confidare i propri sentimenti, le proprie scoperte di un mondo talvolta crudele, talvolta gentile, talvolta dolce e amaro insieme.. e così via. La scrittura è sempre stata una forma di espressione soddisfacente per me in quanto mi permetteva di vedere la mia anima riflessa.

Hai ragionissimo, certe scelte di vita non si possono cambiare ma non solo: le cose, in genere, spesso e volentieri ci è impossibile cambiarle. E così dobbiamo limitarci a smussarle, a rimodellarle... adattandole al nostro tenore di vita per quanto più ci è possibile.
Ti mando un bacione e ti ringrazio per il tuo messaggio, a prestissimo Lisa! :*
minnie ha detto…
Grazie cara e continua a scrivere che l'anima che rifletti è bellissima!
Un abbraccio!